Quell’effetto spettinato anni ’80

insalata patate novelle e germogli di crescioneCos’è adesso questa mania del “germogliare” fai da te? Mi ha chiesto l’altro giorno mio marito.

Mio marito è così, quando vede qualcosa di nuovo chiede ragione come un supervisore di professione e vocazione, in medesimo tratto.

E così, come ogni volta che un nuovo proposito si fa spazio nella mia mente, e per forza di cose anche nella nostra cucina, mi è toccato favorire spiegazione.

“Sono stanca di prendere la metro B, anche per una manciata di germogli… e – pausa e poi tutto d’un fiato – ho comprato un germogliatore!”

Ecco, quando si dice “la fierezza delle proprie azioni”, ho risposto proprio così al marito supervisore: con tutta l’evidenza di un caso che andava risolto. E che è stato egregiamente risolto. Appunto.

insalata patate novelle e germogli di crescioneMa la verità, che lui non conosce e che non importa che conosca a tutti costi, è che ultimamente tendo a innamorarmi di quei piatti compositi di tutto un mix di ingredienti vari e molteplici, in cui i germogli sono protagonisti indiscussi di quell’effetto spettinato anni ’80 che piaceva tanto a Rachele, la mia parrucchiera ai tempi del liceo.

insalata patate novelle e germogli di crescione

Lei mi diceva che se volevo essere come Bonnie Bianco, in Cenerentola ’80, il rimedio era una permanente o, più banalmente, un finto “effetto spettinato”.

E io semplicemente le credevo, quando passavo il mio tempo migliore davanti allo specchio, a trovare il modo di spettinarmi per finta come fossi spettinata per davvero.

E chissà perché, e ancora me lo domando, nessuno ci credeva che io fossi spettinata per davvero, a parte mia nonna che al mio compleanno mi regalava sempre un set di elastici e fermagli “per scoprire un po’ il viso” – mi diceva pietosamente.

Ma dall’altra parte, “L’effetto spettinato da un’aria sbarazzina al viso” – assicurava Rachele, incurante del fatto che a sedici anni d’età ‘l’aria sbarazzina’ è un dato di fatto e non un ‘effetto’ aggiunto.

Chissà se questo lo sapeva Bonnie Bianco quando si spettinava a posta per piacere a Pierre Cosso negli anni ’80? Nel breve periodo della mia pre-adolescenza li ho amati in quel film in cui lei faceva la cenerentola ribelle e lui il principe pezzente. Giravano in vespa per tutta Roma con aria sognante e capelli al vento, altro che permanente: l’effetto spettinato era assicurato ogni volta che lei smontava di sella.

Ad ogni modo l’altro giorno e in un momento lontano ormai da quegli anni lì, ho pensato che grazie ai miei germogli “Fai da me”, un effetto spettinato ‘alla Rachele’ poteva fare proprio al caso delle mie patate novelle così belle ed ‘razionalmente’ tonde.

Così ho insaporito le patate con rosmarino e bucce d’arancio: un abbinamento che pratico da qualche anno senza soluzione di continuità, per la soddisfazione notevole del mio palato e di chiunque fino ad oggi ne abbia favorito l’assaggio.

insalata patate novelle e germogli di crescione

Un semplice uovo “come companatico” – come direbbe mia madre. Salsa allo yogurt e senape in polvere e a grani, per legare il tutto. E per finire ciuffi di germogli, qua e là, appositamente spettinati per l’effetto ‘sbarazzino’ di Rachele, anche nel piatto.

insalata patate novelle e germogli di crescione

Ho immortalato tutto per il piacere dei miei occhi e quando, qualche giorno, fa sono stata invitata a scegliere il mio stile preferito tra le quattro proposte di mise en place con cui Dalani interpreta la tavola estiva, io non ho avuto dubbi: ho abbinato i colori del mio piatto ‘spettinato’, allo “stile Creta” il più adatto a rappresentare la mia tavola e quel gusto ‘ellenico’ che chiunque mi conosce da un po’, può attribuirmi senza difficoltà. E il vostro stile qual è?

Ricetta insalata di patate novelle all’arancia e germogli di crescione

insalata patate novelle e germogli di crescione

Ingredienti (per due):

  • 1 confezione di patate novelle
  • bucce di 1/2 arancio non trattato
  • 3 rametti di rosmarino fresco
  • sale integrale qb
  • 2 uova sode
  • 1 confezione piccola di yogurt magro greco
  • 2 cucchiaini di senape in polvere
  • 1 cucchiaino di senape gialla in grani
  • 1 cucchiaino di senape scura in grani
  • olio evo qb
  • germogli di crescione qb
  • pepe macinato fresco qb

Procedimento

  • Lavare le patate e tagliarle a metà, senza togliere la buccia.
  • Insaporirle con olio, sale, bucce d’arancio e rosmarino. Infornare a forno ventilato fino a perfetta doratura.
  • Lessare due uova e non appena sode, pulirle e spaccarle a metà.
  • Lavorare lo yogurt con olio (1 cucchiaio da cucina), senape (in polvere e grani) e sale (qb)
  • Comporre il piatto di tutti gli ingredienti preparati, più il crescione.

insalata patate novelle e germogli di crescione

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21 thoughts on “Quell’effetto spettinato anni ’80

  • Ciao Laura! ☺
    L’anno scorso ho visto nei supermercati in Inghilterra tanti tipi di germogli al banco verdura, ma non sapevo che ci sono i germogliatori fai da te.
    Sono bellissimi per decorare i piatti… e il tuo piatto di patate è bellissimo! ☺
    Da mangiare sotto i rami del biancospino fiorito …. bellissimo!!!
    Un abbraccio grande!
    Ulica ☺

    • Ciao mia cara Ulica!:-) E si che ci sono e sai il meccanismo è così elementare che ci si potrebbe attrezzare anche con un germoliatore ‘improvvisato’!Basta fare in modo che i semi interessati siano a ‘pelo d’acqua’ tenuti in sospensione da una qualsivoglia retina e loro, i semi, cominciano a germogliare!!!
      Il biancospino ogni primavera che passa è sempre più bello e con i suoi fiori vengono delle tisane tanto salutari quasi quanto i miei germogli. 🙂
      Cara Ulica ti abbraccio anch’io, con l’affetto di sempre!:-)

  • aaahhh.. beata anniottantezza…
    vittima anche io di una permanente preadolescenziale che più che regalarmi il look alternativo tanto desiderato mi regalò piuttosto un aspetto da mocho wileda capovolto, e molto onestamente di aria sbarazzina ne ho assai di più ora alla mia veneranda età che non al tempo dei miei cupi e grigi 14 anni…
    i tuoi ciuffi di germogli spettinati mi piacciono da matti, mi sa tanto che immimarito si dovrà rassegnare all’arrivo di una nuova caccavella in cucina (la cui “assoluta necessità” verrà in gran parte fatta passar per buona dalla mia “sbarazzina” nonchalance che mi caratterizza…)

    • Aahh!Ma ‘beata annionttantezza’ era un titolo azzeccatissimo per questo post!
      Tu non sai cara mia quante permanenti ci sono volute a ‘ondulare’ vagamente i miei capelli col risultato del tuo stesso effetto mocho wileda (molto anni ’80 anche lui devo dire!) 🙂 ad ogni modo si hai ragione tu: belli gli anni ’80 e un po’ meno i nostri 14 anni dell’incertezza 🙂 che se non altro sono sbocciati nei nostri ‘anta’!Non ce andata mica male!;-) E si, come io mi sono ritrovata con lo spiralizer per zucchine (tutta colpa tua!) tu beccati adesso sto germogliatore e poi magari i mariti si sentiranno per consolarsi almeno fra loro!:-) Fammi sapere al più presto con che cosa germoglierai!:-)

  • Prima di ribellarmi ai parrucchieri e di decidere di fare da me, la mia parrucchiera si ostinava contro la mia naturale spettinatezza: ogni volta mi proponeva di fare la frangia e di lisciare i capelli, in modo da tenerli a bada più facilmente. Io di frangia non ne volevo sentir parlare perchè richiede troppe cure per una che al mattino si arruffa i capelli con le mani, tantomeno di mezz’ore a lisciare i capelli col phon o con la piastra!
    I ciuffi di germogli, così spettinati e deliziosamente verdi, mi piacciono un sacco! Che dire poi dei piatti in cui si mette di tutto un po’? Invitanti e di grande soddisfazione! Per “colpa” tua ho cercato il germogliatore su internet e ho come l’impressione che si aggiungerà un altro aggeggio alla collezione. Qualche anno fa utilizzavo un colino, ma non era affatto comodo…
    Ah, mio papà fa proprio come il tuo gambero! Ogni novità passa in rassegna e richiede spiegazioni 😉

    • Cara cara Virginia e tu hai perfettamente ragione! e te lo dice una che trova più utile il trinciapollo per la frangetta che per il pollo! Ma senti veramente ti piacciono tanto i miei germogli?:-) Mi fa molto piacere sapere che presto si aggiungerà alla tua collezione personale di ‘caccavelle’ indispensabili per la massaia impegnata e impegnativa… perché diciamo la verità noi pazze scatenate in cucina stiamo diventando ‘impegnative’ e i primi a capirlo sono proprio gli uomini: tuo padre e mio marito ormai ne sanno qualcosa!;-)

      • Impegnative a dir poco! Mi sono dimenticata di dirti che nella foto in pianta la forchetta semba un pennello con le setole fatte di rosmarino 😉 è come se avessi appena finito di dipingere il piatto… un bacione!

  • Domani me lo preparo, non vedo l’ora! E’ un piatto stupendo, coi sapori giusti che piacciono a me…mi mancano i germogli però!:(

    P.S. Non parliamo di capelli, signora mia…dopo che avevo finalmente deciso di farmeli ricrescere, l’altro giorno il parrucchiere (il siriano Michel, te ne parlerò prima o poi) ci ha dato dentro di forbici e ora sembro un pulcino…hai voglia a spettinà! 😀

    • Vale, non preoccuparti ho la sensazione che presto avrai il tuo germogliatore!;-) E vedrai come impiegano poco a crescere, ho la sensazione che con loro ti consolerai presto del taglio audace di Michel!Un abbraccio grande grande!

  • Ringrazio il cielo di non aver mai osato tanto con i capelli… l’effetto “permanentato” di mia mamma, supportato da ampie e solide spalline (tipo mensola, per intendersi) mi hanno fatto sempre desistere…. la permanente non mi tratterà pero dal provare le patate con la buccia d’arancia, un uovo come companatico e qualche spettinassimo germoglio… é cosi bello leggerti Laura, mi fai sempre tornare il sorriso!

    • oh Margherita, le ‘solide spalline’ di tua madre ‘effetto davanzale’ lo conosco molto bene!Oh se non lo ‘ri-conosco’!!!Pensa che funzionava anche d’estate col risultato che le spalle sudavano più delle ascelle!!!!!Aiuto!!!!Come eravamo poco appetibili noi ‘ragazze anni ’80’!Però Bonnie Bianco era carina e io desideravo così tanto assomigliarle o forse nutrivo solo la speranza di incontrare con quei capelli lì, il mio Pierre Cosso!Ad ogni modo si, le patate con le bucce d’arancia e rosmarino devi provarle perché ti piacerebbero tantissimo!Lo so!E anzi ti regalerebbero un sorriso anche se in quel momento non mi stessi leggendo!;-) Un bacio!

  • Fantastico leggerti…Mi hai ricordato uno dei periodi più bui della mia esistenza, quando, nel pieno fulgore trash degli anni Ottanta, frequentavo le scuole medie e con fierezza ero arrivata ad imporre un taglio lungo di capelli a quella simpaticona di mia madre che fino ad allora me ne aveva imposto uno corto e maschile, che odiavo con tutta me stessa. Avrei potuto sentirmi una reginetta, se non fosse che i miei indomabili ricci, a tradimento, mi avrebbero presto dimostrato che faceva bene la Santa Donna a tenerli sotto controllo. Telespalla Bob, in confronto a me, sembrava pelato; tanto che mi ero perfino guadagnata il soprannome sarcastico di Big Bush e lo scherno di tutti i compagni…Altro che effetto spettinato!! Effetto cespugliato. Se a questo aggiungi le spalline squadrate, i risvolti ai jeans, le maxi felpe e i colori sgargianti, sono certa che al solo pensiero non vorrai più vedermi per prendere un caffè…ma almeno ti sarai fatta una sonora risata.
    Ben venga quindi il tuo effetto spettinato e germogliato piuttosto e ben vengano i colori di questa insalata che mette addosso tanta allegria e voglia di sorridere.
    Ti abbraccio forte
    ps. Ellenico è un aggettivo che trovo ti calzi a pennello!!

    • Cara cara Debora e chissà perché io lo sapevo che tu mi avresti capito e che anzi avresti aggiunto quei particolari, finezze direi, che a me erano sfuggite!!!
      I risvolti ai jeans, ad esempio e anche qualche strappo sapientemente sfrangiato fai da te!E poi le maxi felpe che nel mio caso dovevano essere assolutamente maschili, non so perché ma se avevi un cugino o un ragazzo a cui sottrarle era il massimo… io avevo solo un fratello da lasciare per l’appunto nudo per la mia vestizione anni ’80! i colori sgargianti, si come del resto erano i pensieri in quegli anni, sgargianti anche loro! Mi piace che ti piaccia l’aggettivo ellenico e che tu me lo attribuisca più di quanto io già faccia da sola 🙂 Ad ogni modo il nostro caffè si è rivelato troppo breve, la prossima volta pranzo fuori!!!!

  • Pensa, ho sempre voluto dei capelli effetto spettinato, ma in testa non ho altro che capelli effetto spaghetti, che non a caso sono la mia tipologia di pasta preferita. Essere nata negli anni 80 non è servito a niente sotto questo aspetto! Non c’è parrucchiere che riesca a smuovere la mia testa, sempre così ordinata e “dritta”. Eppure dentro è un gran casino e di cose da domare ce ne sarebbero eccome! 😛
    Rosmarino e arancia sono il mio ultimo amore, ci condisco il pesce in forno e anche qualche dolce! Ma come andiamo d’accordo?!

    PS: lo sai che il 14 maggio ha messo tempaccio, vero? 🙁

    • A chi lo dici!E anche io ho sempre associato i miei capelli agli spaghetti che non a caso sono anche la mia pasta preferita!Quanto ad arancia e rosmarino li ho scoperti insieme in un tentativo ben riuscito di sale aromatizzato con cui, pensa, condivo proprio il pesce arrosto. Poi mi sono allargata ad altro e adesso sono il mio abbinamento preferito su quasi tutto ciò che si arrostisce nel forno. 🙂
      PS: si lo so, sto monitorando il tempo da un po’, oltre al fatto che l’ho anche supplicato di resistere per il 14… speriamo!!!!;-)

  • Io invece ai miei capelli ho fatto di tutto. Ed è successo solo dopo aver lasciato casa, prima non potevo perché i miei ne erano gelosi. Che assurdità se ci penso! Fortunatamente dopo, ho avuto piena facoltà di scelta. Tinte, tagli, ma dalla permanente mi sono tenuta sempre lontana.
    È bello leggerti. Sei come il libro appena acquistato che non vedi l’ora di portar a casa e sfogliare. La voglia di perdersi e scoprire. E da te scopro sempre per imparare.
    Ho già provato l’accoatamento arancia/rosmarino e ne vado matta. Sui germogli invece, sono ancora indietro!
    Ti abbraccio Laura

    • Melania bella, quello che mi dci mi fa gongolare perché, e non vorrei sembrare superba nel dirlo, in tutto questo ‘germogliare’ improvvisato che è fatto di foto e cucina, l’aspetto per me più avvincente è proprio quello del racconto. E mi sto rendendo conto che non mi importa mai troppo quello che metto in tavola o quanto a fuoco siano i miei scatti (che ultimamente mi sembrano sempre più sfocati). Mi rendo conto che quello che più di ogni altra cosa mi piace è chiacchierare, scrivere e perdermi in tutto quello che ho da dire come fossi un vaso di Pandora che qualcuno per sbaglio ha scoperchiato!:-) Grazie mille del tuo abbraccio che ricambio con estremo piacere!

  • Sei veramente un vaso di Pandora:
    .Il tuo modo di accostare alle ricette, vicende raccontate mirabilmente della tua vita, affascinano, coinvolgono ed emozionano sempre. Le foto sono pazzesche, che dire ancora…… mi associo a tutti i commenti che hai già ricevuto
    e ti abbraccio con tanto affetto.

    • Elena, ma lo sai che in questi giorni, dopo questo post, mi è capitato spessissimo di ripensare a Rachele?In realtà il suo momento di successo in paese è stato brevissimo ed è stata subito superata dall’arte evoluta di tale Loredana più pettinata di lei. Io a quest’ultima ho lasciato tutto lo scalpo che Rachele si era divertita a cotonare in un tempo precedente. Ad ogni modo accomodarmi sulla sua comoda poltrona mi regalava la sensazione bella di immaginare come sarei diventata da grande… ‘spettinata’ sempre soprattutto nella vita!:-) Grazie per la tua visita!

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