Marmellata di more, ciclamini e gatti raminghi…

Dentro la marmellata delle mie recenti colazioni ci sono i giorni verdi delle more selvatiche, dei ciclamini di bosco e di gatti raminghi!

Ormai una conflittualità tutta interna alla frenesia della mia settimana distingue un tempo grigio da un tempo verde. Il primo urla e stride nelle mie orecchie ogni volta che salgo su una metro affollata: qui tutto stinge e l’assenza di sguardo negli occhi della gente delle volte sbiadisce anche il mio umore. Il secondo è il tempo ‘verde’ della luce che cambia a seconda della foglia che incontra; degli orologi che si fermano; delle fughe senza corsa; dei sentieri e  dei boschi in cui io e lui amiamo perderci anche solo per un po’.

Così quando l’altro giorno ho assaggiato la marmellata di more c’era dentro tutta la mattinata verde, trascorsa alla ricerca dell’unica delizia che la campagna non ci offre: le more di rovo. In realtà si è trattato di una breve passeggiata sotto faggi e querce che ci ha introdotto in un’ atmosfera in cui il silenzio si è fatto spazio con la stessa autorità di un sipario che si apre in platea.

Camminare con il naso all’insù può generare una mancanza di equilibrio che non spaventa quando attorno, tutto è piano e calmo e io mi sono sentita così: attratta dalla vertigine. Il sentiero più battuto ci ha fatto strada in un paesaggio ovattato e a suo modo ‘incantato’, così poco contaminato dal passaggio dell’uomo da farci sentire ospiti privilegiati della Natura, come alla presenza di una divinità. Usciti dalla fitta boscaglia, ci siamo ritrovati davanti un’estesa pianura delimitata qua e là da generosi cespugli di more.

Un.tempo pigro e rilassante è trascorso senza attirare la nostra attenzione così presa nella conquista delle more più grandi e mature.

Riempiti i cesti del nostro ‘oro’, siamo tornati a casa perdendo tempo tra ciclamini e gatti raminghi, senza fretta e senza voglia di porre fine al verde.

La.mattina successiva ho trovato: il ‘gomitolo’ di un nuovo gatto sul cuscino; i ciclamini come centro tavola; una marmellata di more sui biscotti della colazione.

Ricetta: marmellata di more

Ingredienti: 1 kg di more di rovo; 300 kg di zucchero di canna;

Procedimento: pulire  le more dei loro ‘piccioletti’ e sciacquarle sotto l’acqua corrente facendo attenzione che il getto d’acqua non rischi di sfaldare quelle più mature. Una volta pulite, versarle in una pentola con doppio fondo e unire lo zucchero. Cuocere a fuoco lento per 3h (almeno) controllando che la  marmellata non attacchi sul fondo. Se si desidera una consistenza cremosa a meta cottura ridurre il tutto in purea con un frullatore a immersione. Io ho deliberatamente saltato questo passaggio apprezzando di più la possibilità di incontrare qualche frutto rimasto intero a dispetto di una texture più omogenea. In quest’ultimo caso la marmellata può essere apprezzata di più come morbido ripieno per muffin o torte dalla consistenza rustica a base di farine integrali e cereali. A cottura ultimata riporre in barattoli sterilizzati e capovolgere per il sottovuoto. Conservare al buio e in luogo fresco un tempo di almeno 2 mesi; in genere mi capita di rendere onore alla mia marmellata il giorno dopo, regalandomi il piacere dell’assaggio aprendo uno dei barattoli più piccoli, in questo modo soddisfo anche la curiosità verso i sapori della mia golosa impresa.

Con questa ricetta partecipo al Contest  di About Food “Le golose ricette”.

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11 thoughts on “Marmellata di more, ciclamini e gatti raminghi…

  • aaaaah lo sapevo io che era una marmellata buonissima :O)))))
    le passeggiate nei boschi a me servono per ritrovare la strada, è una cosa che in città mi manca moltissimo purtroppo.
    la tua marmellata domani mattina mi farebbe salire sì in macchina ma non per andare a lavoro.. eheh…
    bacio!!!! buona domenica sera! :O)

  • ho raccolto moltissime more per anni ed anni, poi buone e grosse come quelle non le trovavo più e mi sono demoralizzata…Deve essere buonissima,mi avete fatto voglia di rifarla magari con more comperate…Buona settimana

  • meraviglia… pura meraviglia… il bosco dove cogliete il vostro ” oro” è davvero un’oasi felice lontano dalla frenesia cittadina , un luogo dove il ritmo rallenta e si assapora quando sia incredibilmente bello raccogliere a piene mani qualcosa per le nostre realizzazioni… marmellata incantevole, foto superlative.. tanti complimenti! buon inizio settimana:*

  • Il bosco che hai fotografato,i suoi sentieri sassosi tra gli alberi alti dalle cui chiome filtra il sole, fa venitre voglia di scappare dalle città.
    La Natura,quella che fotografi tu, ti accoglie con amore perchè ne apprezzi
    i frutti incontaminati, i colori e il profumo dei fiori. Soprattutto condividi sempre
    con chi ti viene a trovare la serenità, la gioia che questi luoghi di favola ti
    trasmettono; sono delle trasfusioni di benessere per noi.
    Non sono attratta dalle marmellate, ma questa tua di more appena raccolte,
    l’assaggerei volentieri domani mattina a colazione……..
    Peccato la distanza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • Elisa
    bella la tua ‘versione’, forse hai ragione le passeggiate nei boschi più che delle fughe servono a ritrovarci 🙂 mi piace questa idea!Te lo ripeto se vuoi more in cambio di giuggiole! 😉

    Chiara
    Avrei una teoria: ma non ti sarai demoralizzata perchè ti sei privata di questo piacere?Dai non perderti d’animo e cerca le more 😉

    Zonzolando
    e si mi piace l’idea di sentire quanto più possibile il sapore della frutta senza correggerne troppo l’acidità 🙂 felice che ti piaccia!

    Simona
    l’idea del bosco e della campagna ormai mi accompagna minacciosamente, sogno segretamente di lasciare la capitale… devo preoccuparmi!? 😉

    Antonella
    e si questa marmellata è un vero impasto di tutti i colori che hanno accompagnato quella mattinata così speciale 🙂 Grazie!

    Valentina
    ecco adesso lo sai 🙂 c’è una marmellata anche per te!A presto 😉

  • Sono contenta di aver letto questo post di notte, prima di dormire. Mi ha trasmesso calma, quiete, voglia di cose pure e semplici.
    Amo vedere tutto verde. Gli incontri felini. I fiori che finiscono nei piatti, come ben sai. Le colazioni dolci. Se unisci tutto, insieme a un piatto rosa, hai trovato la ricetta della serenità, almeno per qualche mattino…

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