L’ordine delle priorità

Nespole invernali

Da qualche anno a questa parte nello schema ripetitivo delle cose ci sono io, che esco dal lavoro ed entro in un vivaio. Poi chiamo casa secondo un ordine di priorità : per avvisare del ritardo, per sapere cosa c’è per pranzo, per chiedere una nuova buca in giardino.

Avvisare del ritardo non sarebbe una priorità, piuttosto curiosità di  sapere cosa c’è per pranzo. Una nuova buca, invece, è diventata una priorità.

Mio marito, l’autore di pranzi e buche ogni tanto mi fa notare che proprio queste ultime saranno sempre una necessità se continuo a far tardi per colpa del vivaio.

Ad ogni modo quello che ci siamo guadagnati in questi ultimi anni di ritardi e buche, è stato un giardino ‘riserva’ di alberi antichi e dimenticati come tutte quelle cose che piacciono a noi: ‘vecchie’ e ‘lontane’, praticamente tesori.

Ad esempio il Mespilus germanica è arrivato qualche anno fa insieme ad un albero di melograni e uno di sorbe. Gelsi e cotogne per nostra fortuna c’erano già.

Si tratta di un albero che saluta definitivamente l’estate: la sua, infatti, è l’ultima raccolta che segna la fine di tutte le raccolte possibili; per lui e solo per lui occorre armarsi di pazienza e paglia e aspettare ottobre se si vuole gustare l’ultima dolcezza dell’ultimo raccolto.

mespilus germanica

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nespole 2

Dopo la raccolta i frutti si lasciano a riposo in cesti, anche se io ho un debole per le alzatine in cui ho la sensazione che la frutta di qualunque genere trovi sempre un suo trionfo estetico. In questo caso la mia scelta è ricaduta su una novità che arriva direttamente dal meraviglioso mondo di Anna Laura di DishesOnly.  Mi piace considerarla più di una collaborazione, un felice incontro proprio come quello che inevitabilmente scatta tra persone affini e perdutamente innamorate del bello in assoluto.      

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L’abitudine di gustare sapori così antichi e rari non penso mi toglierà mai la voglia di trasformare e conservare certi sapori per quando qualche amico passerà da queste parti con la voglia di fermarsi a tavola con noi. 

Ecco perché ho pensato in questa occasione di procedere con una confettura di nespole invernali, il modo migliore di rimandare a domani una preziosa riserva di ciò che mangio oggi.

conserva di nespole

Ricetta della confettura di nespole invernali 

Ingredienti: 

  • 2 kg di nespole
  • 1 kg di zucchero
  • succo di due limoni (io bergamotti)

Procedimento: 

  • Pulire le nespole privandole della buccia e tagliandole a pezzi nel succo di un limone. Quando questa operazione sarà terminata aggiungere lo zucchero, il succo di un altro limone e cuocere per 1h circa. 
  • A questo punto con un frullatore a immersione ridurre la frutta in purea e lasciar cuocere finché non rapprende: questa fase con frutti come nespole o cotogne avviene in modo molto rapido ecco perché è necessario avere già pronti i vasetti di conserva precedentemente sterilizzati. 
  • Quando la confettura risulterà densa spegnere il fuoco e invasare. Capovolgere i vasetti di conserva approfittando del calore del composto per ottenere correttamente il sottovuoto.   

Tullia e le nespole

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2 thoughts on “L’ordine delle priorità

  • “FRAGRANZA” è una delle parole che associo al concetto di piacere; piacere per me è…. Fragranza! Sia nel senso più ”materiale” del termine, ovvero proprio come consistenza (la frolla di una crostata o di un biscotto, oppure la fetta di pane tostato), sia quello più… come dire ”volatile”, quindi il profumo, l’aroma … e… cosa c’è di più meravigliosamente fragrante (anche se non so se si può dire!) di un vasetto di confettura appena aperto dove la prima cosa che fai è avvicinarci il naso ed inspirare chiudendo gli occhi lasciandoti trasportare da quel profumo così inebriante?
    Dovremmo andare in un posto io e te, amanti delle cose antiche, un posto in cui poter osservare tante di queste ”specie (ormai) rare” e chissà, magari prendere qualche appunto e fare una lista per qualche altra buca per arricchire la tua riserva… Io farò la parte dell’amica che viene a trovare 🙂 .
    Però vorrei dire una cosa, un pensiero, fare un augurio, ovvero quello di trovare, ognuno di noi, qualcuno a cui telefonare per informare che facciamo ritardo, chiedere con curiosità che cosa c’è per pranzo e dire di preparare un’altra buca e, se l’autore dei pranzi e delle buche risponderà che queste ultime diventeranno una necessità se continueremo a far tardi per colpa del vivaio, significa che NOI (e tutte le nostre “priorità”, ovvero la nostra felicità) siamo la SUA PRIORITA’! Vabbè.. non so se si è capito, ma volevo dire che auguro a tutti quanti di poter trovare una persona ”come” tuo marito da poter avere accanto per tutte le buche a venire.
    Bon!
    Vado a spegnere le patate lesse.
    Grazie per essere tornata.
    Quanto amo leggerti Lauretta mia.. mi sei mancata.
    Manù.

    • Manùùùùùù!!!!!Anche tu mi sei mancata tanto tanto tanto!

      Come stai?Sapessi come mi piacerebbe far tardi dal vivaio con un’amica come te esperta raccoglitrice di frutti e di cose belle!
      Si è vero un marito che ti aspetta con la prossima buca in terra e un pranzo caldo a tavola è una bella cosa 😀
      A questo quadretto manca un amica che ogni tanto passi a trovarci quindi cosa dirti se non che ti aspettiamo e che da queste parti sarai sempre la benvenuta!

      A presto Manù, ti abbraccio fortissimo come sempre!

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