Di tanta storia che non ho fatto in tempo a vivere, conosco i nomi di tutte quelle persone che l’hanno affollata prima di me, anche se il balcone in cui ci si stringeva numerosi uno accanto all’atro non era di cemento armato.

Di tanta storia che non ho fatto in tempo a vivere, conosco i nomi di tutte quelle persone che l’hanno affollata prima di me, anche se il balcone in cui ci si stringeva numerosi uno accanto all’atro non era di cemento armato.
Una famiglia tutta uguale nei volti, tutta uguale nelle inclinazioni è soprattutto una famiglia come la mia. Una specie di mania ci contraddistingue nella pratica di non alterare troppo il presente dal passato. Là dove possibile controlliamo il futuro: a tu per tu gli chiediamo di non cambiare troppo l’esistenza a cui ci siamo abituati.
C’è gente là fuori, per strada, che di tante cose non sospetta cosa stia facendo proprio io dentro casa. Prima o poi questa gente arriverà a destinazione e se suonerà al mio campanello di domenica scoprirà che il pranzo è abruzzese.
Ho stratificato giorni di brodino vegetale e yogurt alla banana, con un piatto forse più adatto al dopoguerra che alla Santa Pasqua, ecco perché ho sfornato una lasagna.
Proposto come occasione di salvezza da un imprevisto digiuno, lo spaghetto aglio e olio potrebbe quasi quasi perdere la sua rispettabilità, ma in questo caso tutto si riduce ad una questione di ‘sensibilità’ che alcuni hanno, e altri sicuramente no, e per cui si potrebbe anche tacere se non fosse che io non sono d’accordo.
Ho scoperto una ‘scrittura spaziale’ – ho detto a mio marito il giorno in cui semplicemente ho scoperto il ‘mondo dei blog’.
Un menù degustazione è un’intenzione un po’ esagerata, forse. Soprattutto per me. Mia madre, d’altronde, è stata molto sincera nel dirmelo al telefono: “… va bene assaggiarlo, un menù degustazione, ma cucinarlo è tutta un’altra cosa!” “E allora io, lo chiamerò menù degustazione a prescindere”. E quel che sarà, sarà.” Ho pensato. E mi sono […]
Nel lungo periodo che ha visto me e il mio amico gambero lontani, e impossibilitati a comunicare come a noi piace tanto, sprovvista di carapace protettivo, ho pensato bene di trovare rifugio dentro un raviolo.
Ottobre secondo il mio calendario interiore è il primo mese dell’anno. Riparto dopo un’estate che sento estate fino a settembre e poi, appunto si riparte. E si progetta anche, di fare una dieta, di iscriversi in palestra e di ‘realizzare’ un anno migliore di quello passato. Anche se io non progetto mai tutte queste cose,
Capita ultimamente che i miei ingredienti abbiano dei nomi ‘propri’ di persona, con i quali io mi sento in conversazione sempre. Di Piero ad esempio ho imparato a riconoscere l’odore particolare della farina e il colore bruno della pasta. Normale forse, quando si lavora bene, metterci la faccia, ma certo anche il nome di battesimo […]
Mi è sempre piaciuto pensare di essere un’intransigente: nei pensieri come nelle parole. E’ un fatto di ‘certezze’ che molto probabilmente pensa di avere chi sa cosa pensare, chi cosa dire. Ahimè sempre! Allora no, ho capito che questo non è esattamente il mio caso. Forse non sono poi così intransigente. Anzi: forse forse sono […]
Io, Lei, l’Altra, siamo ormai in sintonia sul da farsi e sul dove ritrovarci: possibilmente a primavera, possibilmente in campagna. Perché in campagna mentre agli uomini piace perder tempo dietro a motori e motorini che tanto non partono mai, a noi donne invece, il tempo piace ‘impastarlo’ sulla spianatoia dove le nostre mani si incontrano […]
Non è dato a tutti ricevere in sorte gli stessi doni, senza contare poi che ci sono doni e ‘doni’: io, ad esempio, lo stesso giorno in cui ho ricevuto in dono l’assaggio del Gran Mugello dalla storica fattoria del Palagiaccio, ho scoperto che allo sceriffo, invece, è toccato in sorte di ricevere il dono della […]
Curiosa questa storia in cui le parole procedono agili per capitoli, mentre i numeri no… i numeri si fermano. O forse sono io che davanti ai numeri mi fermo, anzi m’impantano nella ricorsività numerica che non da scampo… che non mi ha dato scampo mai, come il quattro in matematica, che si ripeteva nei compiti […]
Questa settimana è stata piena di ‘eventi’: ho rivisto Rolando, ho trovato la tuma, ho avuto la febbre. Tre condizioni perfettamente abbinate per raccontare la storia del mio piatto in tre capitoli.