“Vorrei leggere un libro sulle oche, per non sentirne la mancanza… delle oche” Ho detto a mio marito, quando mi ha convinta ad andare in Abruzzo. Così quando il corriere si è presentato al cancello di casa con un libro sull’argomento, siamo montati sul camper alla volta del Gran Sasso.
Abruzzo
Un tempo per tutto
Non esistono varianti di una ricetta quando dosi e ingredienti sono sempre gli stessi, in questo caso esiste “la” ricetta e basta.
Pan di sempre
A Pescara, all’inizio di Via Leopoldo Muzi, prima delle rotaie c’era un forno che forse c’è ancora e io magari non lo so più. Comunque questo forno era una tappa obbligata prima di andare al mare: qui si prendevano un sacchetto di neole per la giornata, la pizza rossa per la seconda colazione e i […]
In fila indiana
Deve essere importante prima di tutto che ognuno a casa propria faccia ciò che vuole. E anche noi facciamo tutto ciò ci va di fare nei limiti del possibile, dacché le autorità competenti hanno fatto della libera uscita, un reato. Così della nostra reclusione facciamo vigile obbedienza e pur di non mettere il naso fuori, […]
Per esattezza esattamente
Una famiglia tutta uguale nei volti, tutta uguale nelle inclinazioni è soprattutto una famiglia come la mia. Una specie di mania ci contraddistingue nella pratica di non alterare troppo il presente dal passato. Là dove possibile controlliamo il futuro: a tu per tu gli chiediamo di non cambiare troppo l’esistenza a cui ci siamo abituati.
Noi: ieri, oggi, domani
Cinque minuti alle tre del pomeriggio di uno degli ultimi giorni dell’anno, ho scattato una foto alla luce perpendicolare sulla Torre dell’orologio di Todi. In quel momento non pensavo a cosa sarebbe accaduto cinque minuti più tardi semplicemente perché lo ignoravo. Qualche certezza del nuovo anno, invece, c’era già:
Scusi, lei…
Ci sono mille modi di cominciare una conversazione amichevole e fintamente disinteressata. Nel mio caso due parole in croce e una pausa di imbarazzo ci sono sempre: “Scusi, lei… (pausa)”
Un’estate a pedali
Le tre domande di mia madre in successione sono sempre state così: due ordinarie e una straordinaria. Come la mattina in cui mi sono svegliata in Abruzzo: ho preso la bici e sono arrivata al mare felice di tutta la strada percorsa. Ma a un certo punto squilla il telefono. Mia Madre:
La mia geografia
“Attenta alla ferrovia!” – mi dice mia madre. “Ma non c’è più la ferrovia…” Le rispondo io.
A buon intenditore poche parole
C’è gente là fuori, per strada, che di tante cose non sospetta cosa stia facendo proprio io dentro casa. Prima o poi questa gente arriverà a destinazione e se suonerà al mio campanello di domenica scoprirà che il pranzo è abruzzese.
Ricordi e dintorni intorno al burro
Non sono moltissime le avventure che può ricordare un personaggio non interessato al burro, soprattutto se ci riferisce ad un onnivoro. Ma un indizio fondamentale è che quel personaggio sono io.
Ricette e vicende di Natale
Noi le chiamiamo ‘cene franzose’, al posto di ‘cene francesi’, ma la verità è che sono le cene prenatalizie: quelle sul tagliere di tartine e terrine, da mangiare rigorosamente con le mani e a gambe incrociate sul tappeto. Possibilmente tete à tete.
Retorica e repertorio di famiglia
Il sentimento di tragedia che si impossessa di due amanti al momento di un inevitabile congedo può essere straziante, anche grazie a tutta una retorica di parole, salvata a memoria negli anni, e che all’occorrenza può assicurare una gran bella figura. Ma a seconda dei casi. E a seconda delle parole.
Una collana di peperoni secchi
“Bella la tua collana!” mi ha detto mio marito, quando non era ancora mio marito. Mi apriva la porta di casa per la prima volta e mi accoglieva nella sua vita per sempre, ma certo che ritrovarmi con i peperoni appesi al collo, forse non se lo aspettava. E che nella valigia pesante con cui […]
Non dite a Nonno Osvaldo che i ravioli sono di ricotta!
Nel lungo periodo che ha visto me e il mio amico gambero lontani, e impossibilitati a comunicare come a noi piace tanto, sprovvista di carapace protettivo, ho pensato bene di trovare rifugio dentro un raviolo.