E allora Rolando me lo aveva detto a Pasqua: “Troppe varietà di pomodori andranno in conflitto!” Ma io sono stata superba come gli ignoranti e infatti l’ho ignorato: le mie varietà preferite le ho messe tutte.
Pane e lievitati
“La felicità del lupo…”
Questa sono io: più di un anno fa con una faccia di pane e rassegnazione ‘senza glutine’ tra le mani.
Pasqua, Pizze e Pupe (senza glutine)
Così l’altra sera sono certa di aver sentito dire alla tv, che per la Santa Pasqua è consentito ‘fare i turisti’, si, purché le mete siano Belgio, Danimarca, Svezia, Spagna, Portogallo, Grecia, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti. Altresì non si permette di ‘fare i figli’, per rivedere genitori lontani, se le mete sono […]
Mangiapane a tradimento
Il mio nuovo amico farmacista dice che tutto questo gluten free non mi salverà dalla scomunica di quell’Abruzzo “arrosticini e panonta” che mi ha svezzata. “Dottore correrò questo rischio!” Gli ho risposto l’ultima volta, dopo un esagerato ordine di psyllium.
Il giro di Peppa
No, quest’estate non vanto libere donazioni e profferte di doni da parte dei miei alberi, né conserve di frutta e verdura, ma un’intensa attività di panificazione che non teme eccessi di calori da forno né calorie da carboidraiti.
Lui chi è?
I francesi la fanno lunga e perniciosa sulla pâte à brioche e poi la pâte briochée e ancora la pâte à brioche feuilletée e di pâte in pâte ho perso la concentrazione. Scusami Pierre Hermé… mi sono innamorata di un altro!
Ri-‘congiunti’
Nei momenti di romanticismo a distanza, dico al telefono a mia madre: “Lo sai che sempre più spesso vedo te, in me?” Ma lei che vede più lontano o forse la stessa cosa, mi sorprende e dice: “E io, sempre più spesso, vedo mia madre in te”. Ecco si uniscono le estremità lontane e si […]
Pan di sempre
A Pescara, all’inizio di Via Leopoldo Muzi, prima delle rotaie c’era un forno che forse c’è ancora e io magari non lo so più. Comunque questo forno era una tappa obbligata prima di andare al mare: qui si prendevano un sacchetto di neole per la giornata, la pizza rossa per la seconda colazione e i […]
“Diceria dell’untore”
Il licoli vive nel mio frigo da sempre e cioè da quando ho deciso che la pesantezza del lievito di birra e l’acidità del lievito madre fossero troppo per la mia pancia e il mio palato.
‘Umori’ di famiglia
Una Pasqua è fatta così: come una pizza dolce lievitata, soprattutto se ci si trova in Abruzzo. E anche se quest’anno cause di forza maggiore mi impediscono di svalicare l’Appennino e sprofondare nell’abbraccio stretto della mia famiglia, gli ‘umori’ del mio mondo più intimo ci sono sempre.
Noi: ieri, oggi, domani
Cinque minuti alle tre del pomeriggio di uno degli ultimi giorni dell’anno, ho scattato una foto alla luce perpendicolare sulla Torre dell’orologio di Todi. In quel momento non pensavo a cosa sarebbe accaduto cinque minuti più tardi semplicemente perché lo ignoravo. Qualche certezza del nuovo anno, invece, c’era già:
“Mio nonno fava i mattoni…”
C’è stato un particolare momento questa estate in cui, a chi per caso o per cortesia mi chiedeva: “Come va?” Io rispondevo: “Macino farine!” Con dolcezza mio marito ha tentato di farmi prendere in considerazione la possibilità di rispondere come conviene “Semplicemente ‘bene’, va bene no?”
Se qualcosa succederà, lo dirà la cupola…
Rea confessa ecco la verità: in effetti non sono certa che la farina fosse ‘di forza’ e la ‘previsione’ del palloncino glutinino che perde aria da un buchino impercettibile forse si è compiuta, proprio come in questi casi si compie. Ad ogni modo è un venerdì sera.
Melassa a parte
Forse l’errore è stato stabilire che in principio ci fossimo solo io e la melassa nello spazio finito della mia cucina, mentre l’idea era quella di sfornare soltanto dei bagels.
Prova e mi dirai…
Così davanti al bancone di salumi e formaggi mi capita ogni tanto di sentirmi una moglie devota e all’ultimo momento chiedo sempre: “Due etti di coppa… per mio marito”.