“Non avrei mai creso che la mia sputazza cogliesse sulla piattaforma del vostro mogadiscio.” Lui era Stefano “Lu ciavàje”, un vetturino che sostava davanti la stazione. Era balbuziente e mangiava i gatti.
Author: Laura Ottaviantonio
Il giro di Peppa
No, quest’estate non vanto libere donazioni e profferte di doni da parte dei miei alberi, né conserve di frutta e verdura, ma un’intensa attività di panificazione che non teme eccessi di calori da forno né calorie da carboidraiti.
Lui chi è?
I francesi la fanno lunga e perniciosa sulla pâte à brioche e poi la pâte briochée e ancora la pâte à brioche feuilletée e di pâte in pâte ho perso la concentrazione. Scusami Pierre Hermé… mi sono innamorata di un altro!
Un tempo per tutto
Non esistono varianti di una ricetta quando dosi e ingredienti sono sempre gli stessi, in questo caso esiste “la” ricetta e basta.
Ri-‘congiunti’
Nei momenti di romanticismo a distanza, dico al telefono a mia madre: “Lo sai che sempre più spesso vedo te, in me?” Ma lei che vede più lontano o forse la stessa cosa, mi sorprende e dice: “E io, sempre più spesso, vedo mia madre in te”. Ecco si uniscono le estremità lontane e si […]
Pan di sempre
A Pescara, all’inizio di Via Leopoldo Muzi, prima delle rotaie c’era un forno che forse c’è ancora e io magari non lo so più. Comunque questo forno era una tappa obbligata prima di andare al mare: qui si prendevano un sacchetto di neole per la giornata, la pizza rossa per la seconda colazione e i […]
“Diceria dell’untore”
Il licoli vive nel mio frigo da sempre e cioè da quando ho deciso che la pesantezza del lievito di birra e l’acidità del lievito madre fossero troppo per la mia pancia e il mio palato.
‘Umori’ di famiglia
Una Pasqua è fatta così: come una pizza dolce lievitata, soprattutto se ci si trova in Abruzzo. E anche se quest’anno cause di forza maggiore mi impediscono di svalicare l’Appennino e sprofondare nell’abbraccio stretto della mia famiglia, gli ‘umori’ del mio mondo più intimo ci sono sempre.
In fila indiana
Deve essere importante prima di tutto che ognuno a casa propria faccia ciò che vuole. E anche noi facciamo tutto ciò ci va di fare nei limiti del possibile, dacché le autorità competenti hanno fatto della libera uscita, un reato. Così della nostra reclusione facciamo vigile obbedienza e pur di non mettere il naso fuori, […]
Stanza n.20
Di questi tempi tutti dicono a tutti di tutto: tutto quello che si deve fare, tutto quello che non si deve fare. E per tutto il tempo la tuttologia di chiunque è ovunque, meno che in casa mia perché in casa mia ci sono io e basta.
La parola d’ordine
E comunque io sono la Sig.ra Russo. Soprattutto il venerdì quando imbocco il viale brecciato della fattoria ed apro la porta a vetri della macelleria. E “Ben tornata Sig.ra Russo” mi sento dire da Michele. Quanto è bello Michele. Se non facesse il macellaio, Michele farebbe la sua bella figura in uno di quei films […]
Per esattezza esattamente
Una famiglia tutta uguale nei volti, tutta uguale nelle inclinazioni è soprattutto una famiglia come la mia. Una specie di mania ci contraddistingue nella pratica di non alterare troppo il presente dal passato. Là dove possibile controlliamo il futuro: a tu per tu gli chiediamo di non cambiare troppo l’esistenza a cui ci siamo abituati.
Noi: ieri, oggi, domani
Cinque minuti alle tre del pomeriggio di uno degli ultimi giorni dell’anno, ho scattato una foto alla luce perpendicolare sulla Torre dell’orologio di Todi. In quel momento non pensavo a cosa sarebbe accaduto cinque minuti più tardi semplicemente perché lo ignoravo. Qualche certezza del nuovo anno, invece, c’era già:
Scusi, lei…
Ci sono mille modi di cominciare una conversazione amichevole e fintamente disinteressata. Nel mio caso due parole in croce e una pausa di imbarazzo ci sono sempre: “Scusi, lei… (pausa)”
Il breve passo da “mucche pazze” a “tordi matti”
Nel Millenovecentottantasei, in Abruzzo, ero più che altro impegnata nella conoscenza del presente e del circostante attorno a me: la scoperta della scuola media, del famigerato Professor Fiorentino, dello studio del francese, ma anche di Dylan Dog, dei Queen, di Vic Berreton e dei miei undici anni di età.